giovedì 26 marzo 2020

CARI RAGAZZI, CARI GENITORI...

Carissimi tutti, alunni e genitori 

(sì, oggi tiriamo in ballo anche gli adulti)

è tempo di fare un piccolo bilancio, o semplicemente delle riflessioni che riguardano tutti noi, in questa versione smart living.
Ci è stato chiesto, improvvisamente, non di cambiare rotta ma di scegliere un nuovo vento per raggiungere la nostra meta. E' un vento che non porta con sé profumi, salsedine o sciarpe da attorcigliare al collo, è un vento che ci spinge dietro porte chiuse, dietro mascherine che odorano di disinfettante, dietro uno schermo del computer. 
Le vostre parole ragazzi, quelle mascherate da racconti che affollano la mia mail, narrano di stanchezza, di noia, di paura, talvolta di solitudine, di sguardi dietro i vetri e di ricordi che sembrano lontani. 
Le vostre parole però raccontano anche altro, raccontano di amicizie che corrono controvento e passano da schermo a schermo, da cellulare a cellulare e tessono trame invisibili ma forti. Ricordate l'intreccio dei fili colorati che abbiamo costruito insieme il primo anno che ci siamo conosciuti? Un filo di lana colorato vi ha legato uno ad uno creando ponti che ancora oggi resistono, anche a distanza. 
Non vi preoccupate, tutto questo passerà, lo so io e lo sapete voi, ma richiederà tutta la pazienza che pensavamo di non avere e che abbiamo scoperto essere depositata in qualche angolo dentro di noi. 
Ci viene chiesto un atto di Resistenza, che è il nostro modo di contribuire al benessere di tutti. A scuola questo "stare a casa" lo avremmo studiato su un libro di Cittadinanza o magari su uno di Storia o magari ancora direttamente dai nostri nonni e bisnonni, una Resistenza paziente e silenziosa ma non meno importante di quella combattuta da chi in questo momento è in prima linea negli ospedali.
Io sono fiera di voi, state dando il massimo ma vorrei che foste consapevoli che quello che state imparando in questo momento della vostra vita non è solo matematica, geografia o letteratura... 
E' ben altro. 
E quindi genitori vengo a voi. 
So che talvolta siete preoccupati perché i vostri figli faticano a svolgere i compiti, perché non sono sufficientemente concentrati, perché nonostante le giornate siano lunghe a casa, non riescono a fare tutto quello che voi o la scuola chiede. Allora mi sento di dirvi questo, rubando le parole al professor Vittoriano Caporale, docente di storia della pedagogia: i vostri figli in questo momento stanno studiando nuove materie, "stanno  imparando ad affrontare le difficoltà impreviste, a rinunciare alla libertà dei movimenti e delle relazioni amicali per il BENE COMUNE. Stanno imparando che la salute è un bene da salvaguardare anche se comporta rinunce, stanno imparando il valore dell'ATTESA e della SPERANZA".
Non è poco dunque. 
E' scuola di vita che riporta tutti sui banchi, adulti e ragazzi, tutti a studiare qualcosa di nuovo, con energie che disegnano curve alte e poi basse e poi di nuovo alte, tutti intenti a scoprire chi siamo veramente, grazie e nonostante questo essere microscopico che vaga per il mondo. 
Ecco, detto questo, non rinunciamo però noi insegnanti e voi genitori a spronare i ragazzi a studiare, a partecipare, se pur a distanza, alla vita di questa scuola che sta imparando, talvolta inciampando, a ripensare i suoi obiettivi, a rivedere le sue certezze, ma che non rinuncia e mai lo farà ad essere comunità educante.
Un abbraccio a tutti voi.
La prof Fiumicino😀

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